Arrivano da Roma gli aggiornamenti sulla “questione lupo”, con il recente intervento dell’on. Stefano Vaccari (PD) che ha chiesto al Governo, attraverso un’interrogazione, azioni di riequilibrio tra la presenza dei lupi in Italia e le attività zootecniche. In risposta, la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Matilde Siracusano, ha riferito lo stato dell’arte del controverso Piano Lupo e sull’approccio alle ibridazioni.
A seguito del “notevole miglioramento” dello stato di conservazione della specie su tutto il territorio nazionale e in base allo studio recentemente condotto da ISPRA, è stata elaborata una versione aggiornata del Piano d’azione lupo. La nuova versione, nel quadro complessivo delle azioni di conservazione, fornirebbe una base per possibili aperture a prelievi in modo strettamente controllato. Il Piano, qualora approvato, permetterà di agire in maniera più incisiva anche nei confronti di altre problematiche inerenti al lupo, in particolare circa il problema dei lupi confidenti e degli ibridi lupo per cane.
Per quanto riguarda la richiesta relativa all’eradicazione degli ibridi, si è precisato che la normativa vigente sul randagismo canino e animali d’affezione esclude il ricorso ad azioni cruente nei confronti dei cani.
Il Ministero della Salute ripartisce annualmente alle regioni, laddove sia disponibile in bilancio, il Fondo previsto dalla legge n. 281 del 1991 (legge quadro in maniera di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) e le stesse regioni adottano autonomamente un programma di prevenzione del randagismo, come previsto dalla medesima legge, e mettono in atto tutte le misure e gli interventi necessari a combattere e prevenire il fenomeno.