NEWS

Il Ministero apre il Fondo Catastrofale per l’agricoltura

È stato pubblicato il Decreto ministeriale a firma di Francesco Lollobrigida che istituisce un Fondo di solidarietà nazionale per la copertura dei danni derivanti da catastrofe naturale sulle produzioni agricole, provocati, in particolare da alluvioni, gelo, brina e siccità.

A stabilire tutto questo è la legge 30 dicembre 2021, numero 234. Agea sarà l’organismo erogatore delle compensazioni finanziarie.

Il Fondo, una delle novità della PAC 2023-2027, è attivo sull’intero territorio nazionale nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno e per aderire gli agricoltori dovranno autorizzare il prelievo del 3% del proprio premi annuale PAC.

L’articolo 7 specifica che “qualora l’entità complessiva dei danni indennizzabili ecceda la disponibilità finanziaria annuale destinata al pagamento delle compensazioni, l’ammontare delle compensazioni è rideterminato sulla base di un riproporzionamento lineare per tutti gli aventi diritto”.

La domanda unica presentata da ciascun agricoltore in ambito PAC 2023-2027 costituisce, per l’anno in questione, domanda di adesione al Fondo e alla relativa copertura mutualistica.

Sono titolati a ottenere il risarcimento del danno esclusivamente gli agricoltori che abbiano presentato denuncia di sinistro al Fondo e che risultino ricadenti in aree effettivamente interessate dall’evento catastrofale rilevato.

Ad una prima lettura del decreto, scritto con numerosi rimandi legislativi e in cosiddetto “burocratese” (con termini poco intuitivi e farraginosi), si apprende che “il Regolamento del Fondo all’articolo 6 definisce i criteri per il calcolo delle compensazioni”. Sicuramente positiva questa possibilità offerta agli agricoltori italiani. Non è però ancora chiaro quali sono le modalità di intervento del fondo, ovvero quali e quanti danni deve subire l’azienda per attivare il fondo e in quale percentuale saranno risarciti e danni riconosciuti. Si tratta di un passaggio cruciale senza il quale le aziende non sono in possesso di elementi essenziali per valutare o meno l’adesione, quindi rimaniamo in attesa degli aspetti operativi per informare compiutamente le aziende.

I consulenti tecnici Cia stanno approfondendo i contenuti per poter indirizzare gli agricoltori nella gestione delle eventuali domande da presentare a seguito degli eventi metereologici che speriamo accadano sempre meno.