Cia chiarisce che l’obbligo di acquistare sementi certificate riguarda esclusivamente le colture oggetto di “premio Accoppiato” cosi come previsto dalla Pac 2023/27, meglio indicato dal decreto ministeriale. A doversi attenere alle sementi certificate sono i produttori delle seguenti varietà (con quantitativo minimo per ettaro, kg seme/ettaro di superficie): frumento duro (180), girasole (3, corrispondenti a 55 mila semi per ettaro), colza (2, corrispondenti a 450 mila semi per ettaro), Riso (30 per ibridi, 160 per Clearfield, 40 per Clearfild HP, 100 per Provisia, 160 per le varietà convenzionali), barbabietola da zucchero (1,6 corrispondente a 100 mila semi per ettaro per il seme nudo, 4 corrispondenti a 100 mila semi per ettaro per seme confettato), soia (70 per primo raccolto, 100 per secondo raccolto), pomodoro da trasformazione (numero piantine/ettaro di superficie: 25 mila), canapa (25).
Cia ricorda inoltre che l’agricoltore è tenuto a conservare e mettere a disposizione degli Organismi pagatori gli elementi richiesti per la verifica delle condizioni di ammissibilità al sostegno accoppiato al reddito, come fatture e cartellini relativi al materiale di propagazione e alle sementi certificate utilizzate per il trapianto e la semina.
In particolare, Cia specifica che i cartellini sui sacchi sono due: quello apportato dal sementiero (che indica anche i trattamenti effettuati) e quello di colore rosa con filigrana, rilasciato da Ense (Ente Nazionale Sementi Elette): è il cartellino rosa con filigrana da conservare con attenzione ai fini dei controlli della condizionalità.