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Conduzione terreni sotto i 5 mila mq: traguardo raggiunto da Cia

Conquista storica da parte di Cia Novara Vercelli VCO che, grazie alla collaborazione con la Regione Piemonte e ARPEA, è riuscita ad ottenere una importante semplificazione burocratica per le aziende agricole. Regione Piemonte e ARPEA hanno ritenuto valide le motivazioni portate al Tavolo di lavoro da Cia riguardo al titolo di conduzione dei terreni in zona collinare per particelle di superfice inferiore ai 5.000 mq.

Il presidente interprovinciale Cia Andrea Padovani e il direttore Daniele Botti, insieme al presidente Cia Piemonte Gabriele Carenini e al responsabile regionale CAA Giovanni Allasia, hanno incontrato al Grattacielo della Regione a Torino il dirigente Settore Agricoltura Paolo Balocco, i funzionari Anna Valsania e Cecilia Savio, e il direttore di Arpea Angelo Marengo e i dirigenti Fabrizio Stranda e Gianluca Cantamessa.

Cia ha esposto la situazione attuale e argomentato le difficoltà che comporterebbe la mancata adozione di un’inclusione di tali particelle; dopo alcune riflessioni e valutazioni affrontate insieme, è stato trovato l’accordo per i terreni sotto i 5 mila metri quadrati in comuni di collina, su tutta l’area della regione.

ARPEA ha dichiarato che provvederà ad aggiornare il manuale del fascicolo aziendale consentendo, per i conduttori di particelle con estensione inferiore a 5.000 mq site in comuni di collina, di riconoscere la validità dell’accordo verbale; inoltre, ARPEA darà disposizione di implementare gli elenchi dei Comuni esenti ai sensi di legge per le zone di colline.

La battaglia Cia di richiesta di una modifica della nuova normativa è stata avviata a fine 2022, appena uscita la nuova disposizione di legge; l’Organizzazione ha preparato un dossier di approfondimento in cui è spiegato che le procedure vigenti in materia di titoli di conduzione, in casi particolari, precludono gli agricoltori dalla possibilità di inserire le superfici realmente condotte all’interno del fascicolo aziendale (quando, ad esempio, il proprietario del fondo non è disponibile a rilasciare consenso scritto). La mancata formalizzazione contrattuale ha impatto concreto in termini di perdita economica: sono infatti persi diritti importanti come l’assegnazione del gasolio agricolo agevolato, i sostegni PAC e PSR e l’impossibilità di richiesta di danni provocati dalla fauna selvatica, per fare qualche esempio.

Durante la riunione Cia ha esposto molteplici casistiche in cui la proposta avanzata sarebbe stata risolutiva, pur rimanendo previsti i controlli a campione, tenendo presente la conformità geologica del Piemonte caratterizzata da ampie aree montane e di collina.

Commenta Padovani: «Ringraziamo la Regione e ARPEA per l’attenzione e il sostegno dimostrati per attuare i nostri suggerimenti di semplificazione. Abbiamo creduto molto nel miglioramento della situazione, grazie anche al supporto di Cia regionale». Aggiunge Botti: «Abbiamo conquistato un’importante semplificazione per la vita quotidiana di tutti gli agricoltori, che comporterà l’emersione di terreni che non potevano più essere considerati ai fini dell’attività agricola. Cia continuerà a impegnarsi per raggiungere altri traguardi di semplificazione normativa». Conclude Carenini: «Siamo molto soddisfatti di quanto raggiunto; Cia ha posto il problema, Regione e Arpea hanno ascoltato e insieme abbiamo elaborato uno strumento. È molto importante perché questo processo facilita la tenuta del territorio e le coltivazioni del Piemonte in aree svantaggiate».